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Lavorazioni di carpenteria per l’estetica: pulire l’acciaio 316

Quanto conta il fattore estetico nella carpenteria metallica? Dipende ovviamente dall’applicazione a cui è destinato il manufatto metallico, ma in ambiti come il design industriale, l’arredamento o l’ingegneria di precisione anche l’estetica ha un valore piuttosto elevato.

Per questo le lavorazioni che donano splendore e uniformità alle superfici metalliche sono sempre più richieste. In questo post ti parliamo di come è possibile rendere impeccabile l’estetica di un manufatto in uno dei materiali più utilizzati in carpenteria, cioè l’acciaio inox 316. Questo metallo si distingue e si apprezza non solo per la sua elevata resistenza alla corrosione ma anche per il suo aspetto elegante. Tuttavia, per ottenere una finitura impeccabile sull’acciaio 316 e garantirne la durabilità nel tempo, è fondamentale sottoporlo a specifici trattamenti di pulizia e protezione, come il decapaggio e la passivazione.

 

Cos’è l’acciaio inox 316 e dove viene utilizzato?

L’acciaio inossidabile AISI 316 è una lega di ferro, cromo, nichel e molibdeno, con una composizione che lo rende particolarmente resistente agli agenti chimici e all’ossidazione. Rispetto, ad esempio, al più comune acciaio 304, il 316 offre infatti una maggiore resistenza alla corrosione, soprattutto in ambienti ricchi di cloruri, come quelli marini o industriali.

Per questo le principali applicazioni di questo materiale sono in ambiti anche particolarmente sfidanti dal punto di vista ambientale, come il settore nautico (ringhiere, componenti per imbarcazioni), l’industria alimentare e farmaceutica, l’architettura e l’arredamento di design o i manufatti destinati a impianti chimici e petrolchimici.

Anche se è resistente, durante alcuni processi di lavorazione, come la saldatura l’acciaio 316 può subire alterazioni superficiali, come ossidazioni e contaminazioni, che ne compromettono la resa estetica e la resistenza alla corrosione. Per evitare questo rischio, è necessario sottoporre l’acciaio 316 a un trattamento accurato di pulizia, che avviene in due fasi: decapaggio e passivazione.

 

Come e perché vengono eseguiti il decapaggio e la passivazione

Il processo di pulizia dell’acciaio inox 316 si esegue in un ordine preciso: prima deve essere effettuato il decapaggio, poi la passivazione.

L’obiettivo della prima lavorazione è quello di rimuovere le impurità, quindi di eliminare ossidi, scorie di saldatura e contaminazioni ferrose.

Il decapaggio elettrochimico avviene attraverso soluzioni acide e corrente elettrica che, come nel nostro caso, vengono applicate manualmente grazie a uno specifico pennino tramite il quale si va a intervenire specificamente sul punto da trattare. Questo trattamento dissolve gli strati superficiali alterati, riportando l’acciaio al suo aspetto originale. Naturalmente in campo industriale posso venire utilizzati altri metodi, come ad esempio l’immersione in bagni di soluzioni acide.

I risultati che si possono ottenere sono la rimozione delle ossidazioni e delle macchie di calore post-saldatura (quella che si definisce zona termicamente alterata), andando quindi a donare all’acciaio una superficie uniforme e priva di contaminazioni, che si rivela la base ideale su cui effettuare un’ulteriore rifinitura con la passivazione.

Questa lavorazione ha infatti l’obiettivo di proteggere e stabilizzare la superficie in acciaio, andando a ripristinare lo strato protettivo di ossido di cromo e quindi l’inossidabilità del manufatto.

In seguito, l’acciaio viene trattato con una soluzione concepita per favorire una veloce riformazione dello strato passivo. Questo film protettivo impedisce future ossidazioni e preserva al meglio la resistenza alla corrosione dell’acciaio inox 316. Il manufatto sottoposto a passivazione ha una superficie più brillante e omogenea, oltre a garantire una maggiore durata nel tempo anche in ambienti aggressivi.

 

Senza un adeguato trattamento post-lavorazione, anche un acciaio di alta qualità come il 316 può degradarsi, perdendo resistenza e valore estetico. Il decapaggio e la passivazione garantiscono non solo un aspetto impeccabile, ma anche la massima durabilità del materiale, essenziale in settori ad alto standard qualitativo.

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Michela Barnobi – Socio amministratore Officine Barnobi