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I trattamenti e le finiture più richiesti per le superfici in metallo

Quando si parla di manufatti metallici sono numerose le lavorazioni che si possono effettuare per ottenere determinati tipi di risultati. Infatti, i trattamenti sulle superfici metalliche che si fanno in carpenteria possono trasformare le performance del manufatto realizzato, non solo migliorarne l’estetica.

L’importante è però conoscere a fondo le caratteristiche fisiche e chimiche dei metalli che si vogliono trattare per essere certi che la lavorazione riesca al meglio: non tutti i materiali, infatti, sono adatti a tutte le lavorazioni e se il lavoro viene eseguito da un professionista poco esperto c’è il rischio di avere un risultato che compromette le prestazioni del manufatto.

Quali sono i trattamenti e le finiture più richiesti per le superfici in metallo?

 

La sabbiatura

Si utilizza il potere abrasivo di sabbie specificamente selezionate (con granelli particolarmente duri) per ripulire e rifinire le superfici in metallo. La sabbiatura su una lamiera è in grado di raschiare le superfici eliminando tutte le impurità, dalla ruggine alle tracce di vernice. Ma viene utilizzata anche sulle lamiere nuove e pulite per prepararle a ricevere al meglio un trattamento successivo come la verniciatura e per migliorarne la resistenza.

Grazie alla grana sottile delle sabbie, questa lavorazione consente di arrivare anche all’interno di fessure o angoli di dimensioni ridotte, lisciando quindi tutta la superficie in metallo. Può essere eseguita ad aria e ad acqua e se al posto delle sabbie si utilizzano delle microsfere di plastica o metallo prende il nome di pallinatura.

 

La spazzolatura

È un processo meccanico che richiede l’utilizzo di apposite spazzole e di specifici abrasivi con cui sfregare la superficie metallica per ottenere diverse finiture, a grana più sottile o più consistente, lucida o opaca.

La spazzolatura può anche essere una lavorazione intermedia con cui si prepara la superficie a un trattamento successivo. Per ottenere un risultato ancora più raffinato è possibile farla seguire da un’altra lavorazione come la lucidatura o l’anodizzazione. Il materiale spazzolato, infatti, è liscio al tatto ma non perfettamente lucido.

 

La lucidatura

È il processo di levigatura che consente di rendere più lisce le superfici e le componenti in metallo, sia per fini estetici che per prepararli a particolari utilizzi industriali, eliminando anche le irregolarità più minute, le bave sui bordi e le scorie da taglio.
La lucidatura però non si fa solo per rendere la superficie “più bella”, ma le dona anche una maggiore resistenza agli agenti chimici e ai residui che non riescono a depositarsi. Inoltre assicura che il manufatto non rilasci particelle metalliche quando viene utilizzato, migliorandone le prestazioni dal punto di vista igienico. Per questo la lucidatura è diffusa per i componenti destinati ai settori alimentare e farmaceutico.

Può essere eseguita tramite un processo elettrolitico che rimuove lo strato superficiale della lamiera o anche meccanicamente con cinture e dischi abrasivi.

 

L’anodizzazione

Tramite questo processo elettrochimico si crea uno strato di ossido duro e compatto sulla superficie dei metalli, in particolare sull’alluminio. Con l’aggiunta di pigmenti è possibile colorare la lamiera tramite anodizzazione, aumentandone la resistenza alla corrosione e all’usura e conferendole il colore voluto senza bisogno di verniciare. I pezzi da trattare vengono immersi in una soluzione elettrolitica e collegati al polo positivo di una cella elettrolitica, detto anodo. Nella stessa soluzione si immerge anche un catodo, un altro elemento a cui viene applicata una corrente opposta. L’applicazione di una corrente alla cella elettrolitica provoca il rilascio di ioni di ossigeno sulla superficie dell’anodo, che si combinano con gli atomi di alluminio formando ossido di alluminio. Poi, per migliorare la resistenza alla corrosione della lamiera, si procede a un fissaggio a caldo (applicabile anche su lamiere destinate al settore alimentare) o a freddo.

 

La zincatura

Serve a preservare l’acciaio dalla corrosione ma anche a migliorarne l’estetica rendendolo più uniforme. La zincatura elettrolitica si effettua immergendo l’acciaio in una soluzione con sali di zinco percorsa da corrente elettrica che fa depositare lo zinco in un sottile strato protettivo sulla superficie trattata. Oppure, con la zincatura a caldo, l’acciaio viene immerso in un bagno di zinco fuso a 450° creando uno strato protettivo più spesso rispetto a quello che si crea con la zincatura elettrolitica.

 

La verniciatura

Quella a polveri viene realizzata a secco sulle superfici metalliche, con vernici composte da polvere colorata e resina termoindurente che vengono applicate con una pistola elettrostatica. Poi la lamiera viene passata in forno di cottura a 150-180 gradi in modo da fondere la resina per farla aderire meglio e migliorare la resistenza del metallo.

Quella a liquido è adatta a tutti i tipi di materiali, incluse le plastiche perché la cottura avviene a 60-80 gradi. Questa tecnica sottopone la vernice a un processo di atomizzazione atto a mescolare il colore con aria compressa. Tale fase prevede l’utilizzo di un’apposita pistola che spruzza direttamente la vernice sulle superfici da trattare. Si possono utilizzare vari tipi di vernice quali ad esempio a solvente, all’acqua, acriliche, epossidiche, ecc. che offrono un’ampia scelta tra colori, effetti e finiture.

 

La brunitura

È un altro trattamento che serve a colorare le superfici e a proteggerle dall’ossidazione. Si effettua su diversi tipi di metallo, escluso l’acciaio inossidabile, immergendo la lamiera in un bagno d’acqua calda con sostanze chimiche diverse a seconda del materiale da trattare e del colore che si vuole ottenere. La brunitura può essere eseguita con l’immersione in olio caldo, oppure nel caso di rame, ottone e bronzo con un’immersione a freddo in una soluzione di solfuro di potassio, o ancora per elettrolisi. È sempre necessario che la lamiera o il componente metallico siano accuratamente puliti prima del trattamento.

Queste sono solo alcune delle lavorazioni che si possono fare sui metalli, ce ne sono poi molte altre che consentono di ottenere una vastissima gamma di risultati diversi.

Ogni lavorazione richiede una conoscenza approfondita del materiale che si desidera utilizzare in modo da poter valutare la scelta migliore da fare in base alle applicazioni del manufatto da lavorare, del budget disponibile e di eventuali lavorazioni successive necessarie per ottenere il risultato voluto.Ecco perché è importante affidarsi a un esperto sin dalle prime fasi del progetto!

OFFICINE BARNOBI è specializzata in carpenteria metallica dal 1964.  Grazie a una struttura organizzativa snella e altamente tecnologica, collabora da sempre con aziende di diversi settori come un partner affidabile e pronto a gestire le criticità.

Inoltre, con il servizio ProjectLAM di co-progettazione per prodotti in lamiera a regola d’arte, garantisce la realizzazione di prototipi e pezzi unici che attingono a tutto il know-how costruito dal team aziendale nel corso degli anni.

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Michela Barnobi – Socio amministratore Officine Barnobi